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Alla guida del Consorzio per la gestione dei rifiuti di imballaggi in plastica per i prossimi tre anni l’ex numero uno di Equipolymers.
Antonello Ciotti è il nuovo presidente di Corepla, il consorzio che si occupa della raccolta, del riciclo e del recupero degli imballaggi in plastica. Ciotti è stato direttore commerciale di Equipolymers e amministratore unico di Equipolymers Srl. Guiderà Corepla per i prossimi tre anni.
“L’universo plastica e il sistema di raccolta e riciclo degli imballaggi è una realtà di tangibile importanza – ha dichiarato Ciotti – Le numerose best practice industriali italiane in materia di selezione e riciclo sottraggono materiali riciclabili alle discariche per trasformarli in materie prime seconde di qualità che rendono la nostra industria competitiva e sostenibile nel mercato globale. Ma non solo. Siamo un sistema che coopera per una vera politica industriale favorendo la nascita e la crescita di nuove imprese, di nuovi processi di produzione e nuove applicazioni. In una parola, nuova occupazione. Mi auguro di poter dare ulteriore impulso al lavoro svolto da Corepla finora con l’obiettivo di un’economia più dinamica, attenta all’ambiente e all’innovazione.”
“Facendo un confronto in Europa – ha spiegato il neopresidente in un’intervista ad Askanews – l’esperienza italiana del recupero degli imballaggi in plastica ha risultati in media superiori alla Svizzera, e paragonabili a quelli delle nazioni cosiddette più riciclone, Germania e paesi del Nord Europa”.
“Per Corepla – ha aggiunto – saranno importanti iniziative mirate nel settore della ricerca e sviluppo, le competenze sono sì nei produttori di materie plastiche ma è determinante cercare di confermare Corepla come una sorta di catalizzatore di nuovi processi per portare a livello di riciclo prodotti come detto non così facili. Sul fatto se le aziende siano pronte, rispetto al contributo ambientale differenziato la data ufficiale è fissata al primo gennaio 2018, per cui potremo annunciare la verifica dello stato dell’arte delle imprese italiane nel terzo trimestre 2017, grazie all’avvio di una serie di test a 4, 5 e 6 mesi. Sono certo che a gennaio dell’anno successivo avremo risposte positive”.
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