Questo post è disponibile anche in: Inglese
Il rapporto di Assovetro: cresce la raccolta differenziata grazie alla tradizionale campana, ma molto materiale viene disperso.
Aumenta il tasso di riciclo del vetro in Italia: negli ultimi 5 anni è stato segnato un incremento del 2% per arrivare nel 2015 al 70,3%, con la raccolta differenziata che tocca la vetta del 77%, principalmente grazie all’efficienza del tradizionale sistema delle campane. Eppure tanto ancora deve essere fatto, soprattutto contro quel 7% di vetro che, pur raccolto, non prende la strada dell’economia circolare. Questo in sintesi il rapporto “Il riciclo del vetro e i nuovi obiettivi europei per la circular economy”, realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile per conto di Assovetro, l’Associazione Nazionale degli Industriali del Vetro aderente a Confindustria.
Con il riciclo del rottame di vetro reimpiegato nei forni delle aziende vetrarie italiane (comprese le importazioni e il rottame di vetro non da imballaggio), nell’ultimo anno sono state risparmiate materie prime tradizionali per circa 3.020.000 tonnellate, energia per 316 milioni di metri cubi di metano ed emissioni per circa 1,9 milioni di tonnellate di CO2. Di fronte ai nuovi target di riciclo posti dal recente pacchetto Ue sull’economia circolare (75% nel 2025 e 85% nel 2030) sara`, pero`, necessario fare maggiori sforzi per migliorare la qualita` e la quantita` delle raccolte differenziate.
Il problema è che oltre 512.800 tonnellate di vetro finiscono ancora nei rifiuti indifferenziati, mentre altre perdite emergono negli impianti di selezione e trattamento dei rottami di vetro, dove ben 150.000 tonnellate di scarti, per il 90% di vetro, finiscono in discarica insieme ai materiali di scarto a causa della scarsa qualita` della raccolta.
Il dato positivo della raccolta differenziata nasconde in realtà una situazione poco omogenea: in Italia nel 2014 il riciclo pro capite degli imballaggi e` stato di 26,6 Kg/ab, ma guardando le macro aree geografiche il Nord registra 34,9 Kg/ab, il Centro 24,6 Kg/ab e il Sud solo 16,6 Kg/ab, con un tasso di riciclo che a Nord ha toccato circa il 73% contro il 54,9% del Sud. Per raggiungere gli obiettivi posti dal pacchetto circular economy, il riciclo pro capite dovra` arrivare a 28,4 kg nel 2025 e 32,2 Kg nel 2030 con uno sforzo molto maggiore per il Sud. Nel 2025 il tasso di riciclo per il Sud dovra` infatti aumentare del 20%, contro il 2% del Nord.
Secondo Assovetro, per migliorare il ciclo è necessario, puntando sull’informazione ai cittadini, evitare che cristallo e ceramica vengano conferiti insieme al vetro e che sia ridotta al minimo la frazione fine, quei piccolissimi pezzetti di vetro misti a ceramica e cristallo non selezionabili; occorre anche dare obiettivi ai Comuni che non siano solo legati alle quantita` intercettate con raccolta differenziata, ma anche alla loro riciclabilita`. Punto qualificante dovra` essere anche l’incremento delle attivita` di ricerca e il miglioramento degli impianti per ridurre al minimo gli scarti. Tra i miglioramenti impiantistici in atto ci sono sofisticati selettori ottici che rimuovono i frammenti di ceramica e sul fronte della ricerca, la Stazione Sperimentale del Vetro sta portando avanti un progetto di ricerca per il recupero di questi scarti. Per migliorare la qualita`, sono da tenere d’occhio anche i metodi di raccolta differenziata: la tradizionale campana e` al primo posto per efficienza, il 96% del vetro raccolto con questo metodo e`, infatti, riciclato; all’ultimo posto sta il contenitore stradale per la raccolta mista di vetro, metallo e plastica che vede un riciclo del solo 65% del vetro in esso contenuto, con uno scarto quindi di ben il 35%.
Add Comment