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Un team universitario è riuscito a creare, partendo dai rifiuti, aerogel di cellulosa atossici, flessibili e idrorepellenti.
Le nuove frontiere del riciclo della carta arrivano dall’estremo oriente. La National University of Singapore ha scoperto un sistema per trasformare i rifiuti di carta in aerogel di cellulosa sostenibile che sono atossici, flessibili, estremamente resistenti e idrorepellenti.
“Il nostro processo usa il 70 per cento di energia in meno rispetto ai sistemi tradizionali, produce meno emissioni inquinanti in aria e in acqua e fa uso di meno diossine nella fase di sbiancamento della carta. Ed è anche più veloce: ci vogliono solo 3 giorni”, spiega una nota del team di ricerca.
Ma c’è dell’altro. Gli aerogel di cellulosa sviluppati a Singapore vantano una altissima capacità di assorbimento dell’olio. Grazie al rivestimento in trimetossi-metilsilano, sono idrorepellenti e assorbono olio, escludendo l’acqua, fino a 90 volte il loro peso, rendendoli fino a 4 volte più efficaci rispetto ai normali assorbenti commerciali. Inoltre, possono essere strizzati per recuperare oltre il 99 per cento delle sostanze oleose assorbite.
Il nuovo materiale potrebbe essere utilizzato per gli imballaggi, per l’isolamento termico e anche per applicazioni biomediche. Alcuni test hanno infatti dimostrato che gli aerogel di cellulosa complessa possono essere usati per tamponare ferite gravi, iniettandoli direttamente nella cavità lasciata, per esempio, da un proiettile o un coltello.
I ricercatori hanno fatto richiesta di brevetto per la loro invenzione in USA, Cina, India e Sud Est asiatico. E c’è già l’interessamento di una azienda, la Bronxculture, che intenderebbe produrre gli aerogel di cellulosa cominciando da tre aree di applicazione: scatole da imballaggio, strati di isolamento per abbigliamento invernale e materiali assorbenti.
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