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Secondo la FAO un terzo del cibo prodotto non viene mangiato. Wired UK fa un elenco delle migliori app per risolvere il problema.
Startup innovative per evitare lo spreco di cibo e innescare un meccanismo virtuoso di economia circolare nel settore agroalimentare. Ne parla Wired UK, che stila anche un elenco di aziende che potrebbero davvero rivoluzionare il settore.
I dati della FAO sono chiari: un terzo di tutto il cibo prodotto – 1,3 miliardi di tonnellate – non viene mangiato, ma finisce in discarica, generando metano, un gas che contribuisce all’effetto serra. “Estraiamo e buttiamo risorse naturali – spiega Camelia Bucatariu, policy consultant dell’Organizzazione ONU per l’alimentazione e l’agricoltura. Le Nazioni Unite si aspettano che la popolazione globale, entro il 2050, arriverà a 9,15 miliardi, con un inevitabile aumento della pressione su quello che coltiviamo e alleviamo. “Lo spreco di cibo sta diventando un problema prioritario – aggiunge Bucatariu – La catena che va dalla fattoria alla forchetta è rotta. Ed è qui che entrano in gioco le startup che vogliono sistemare la filiera produttiva del cibo.”
1. LA FATTORIA
VitalFields aiuta gli agricoltori a gestire le colture tracciando l’evoluzione del meteo e attività come l’irrigazione. La startup estone sostiene di essere in grado di prevedere anche se un campo verrà colpito da un parassita.
2. LA SERRA
Agrilyst fornisce dati in tempo reale agli agricoltori che coltivano verdura e ortaggi in serra, in modo tale da incrementare il raccolto. La startup USA sostiene di essere in grado di tagliare i costi energetici del 20 per cento.
3. ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE
La startup irlandese FoodCloud ha cominciato fornendo a una ONG il cibo invenduto di un mercato di agricoltori nel 2012. Circa 4 anni dopo, fa da mediatore in incontri tra supermercati, negozi e 387 associazioni.
4. SUPERMERCATI
L’app tedesca FoodLoop manda notifiche push da parte di catene di supermercati, come PlusFresc in Catalogna, informando gli iscritti sugli sconti sui prodotti in scadenza.
5. RISTORANTI
I ristoranti USA possono usare l’app Food Cowboy per donare cibo in eccedenza ad associazioni no-profit. Dal 2013, oltre mille camionisti hanno consegnato 230 tonnellate di cibo in eccesso.
6. LE CUCINE DEGLI CHEF
Winnow abbatte lo spreco di cibo in cucina tracciando quello che gli chef buttano via. I dati, registrati e visibili su uno schermo, incoraggiano un cambio delle abitudini. L’azienda sostiene di aver aiutato i ristoranti a risparmiare circa 2 milioni di sterline.
7. A CASA
OLIO, l’app gratuita lanciata a giugno 2014, permette ai cittadini di Londra di fare una lista del cibo in eccesso che hanno a casa. Oltre 1000 prodotti sono stati messi online nei primi 4 mesi di attività dell’app, visti da circa 10 mila utenti.
8. NEL FRIGO
Love Food Hate Waste è un’app dell’associazione per il riciclo WRAP che aiuta gli utenti a pianificare i pasti con quello che hanno in frigo.
9. SUL DIVANO
L’app del Programma Alimentare Mondiale dell’ONU ShareTheMeal permette agli utenti di donare un pasto da mezzo dollaro a bambini affamati.
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