Scenari

UniBocconi, ecco l’Osservatorio sulla Green Economy

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Il progetto dell’ateneo milanese prevede due tavoli di lavoro per dare nuovo impulso all’economia circolare del futuro.

 

Continua l’approfondimento di Recycling Point sull’Osservatorio sulla Green Economy, GEO  –  Green Economy Observatory, organizzato dall’Università Bocconi. A spiegare come nasce e come funziona questa nuova iniziativa, Edoardo Croci e Fabio Iraldo, coordinatori rispettivamente del Tavolo Policy e del Tavolo Management dell’Osservatorio.

Cosa ha spinto l’Università Bocconi ad avviare un osservatorio sulla green economy?

L’Osservatorio nasce dal consolidato know-how di ricerca-azione e di proposta a supporto dell’evoluzione degli scenari delle politiche e delle strategie aziendali, sviluppata all’interno dello IEFE Bocconi. In esso si ritrovano e si fondono le esperienze di Osservatori precedenti e distinti, con il rinnovato obiettivo di creare un’occasione di dialogo, confronto e collaborazione sulle tematiche della green economy tra sistema della ricerca, istituzioni e imprese. Costituisce infatti una piattaforma dinamica, di ricerca e di approfondimento, che interpreta le tendenze della Green Economy secondo due chiavi di lettura –  Policy e Management – oggetto di due Tavoli distinti ma integrati, in stretta relazione l’uno con l’altro per obiettivi e attività.

L’Osservatorio (www.geo.unibocconi.it) conta attualmente sulle adesioni confermate di circa 40 soggetti ed è patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dalla Commissione Europea – Rappresentanza a Milano, dalla Rete Cartesio e dal Coordinamento Agende 21 Locali Italiane.

Quali sono le attività dell’osservatorio?

L’Osservatorio svolge un’intensa attività di ricerca e approfondimento, su diversi filoni di ricerca, anche ispirata dagli stimoli inviati da parte degli aderenti. Lo scambio e il confronto con le organizzazioni costituiscono uno dei principi fondanti di GEO, il cui obiettivo principale è proprio quello di creare un’occasione di dialogo, confronto e collaborazione sulle tematiche della green economy tra sistema della ricerca, istituzioni e imprese.

Come già anticipato l’Osservatorio è costituito da due Tavoli distinti ma integrati, per cui le attività di ricerca vengono sviluppate in sinergia ma sempre distinte dal carattere del Tavolo entro cui si collocano. Ciascun Tavolo di lavoro persegue specifici obiettivi, mantenendo una stretta relazione con gli obiettivi e le attività dell’altro.

Attraverso la condivisione dei temi oggetto di approfondimento, la varietà delle tematiche affrontate e la duplice prospettiva di ricerca e analisi, di Policy e di Management, GEO offre dunque occasioni concrete di stimolo, arricchimento e scambio fra gli attori della green economy.

Le attività di ricerca si svolgono inoltre secondo diverse modalità di lavoro, a seconda di quanto meglio si adatta al tema approfondito: I&I – Inform and Innovate, per studiare i nuovi trend internazionali e le nuove politiche europee, attraverso survey e di ricerche condotte ad hoc per garantire un continuo aggiornamento dei partecipanti, diffondere le policy, gli strumenti e gli approcci di management più innovativi; B&B – Brainstorm and Benchmark, ossia focus su specifici aspetti, scelti dai partecipanti, e scambio di conoscenze per sviluppare nuovi strumenti e soluzioni applicative più efficaci ma anche per rafforzare il know-how esistente tramite lo scambio di esperienze; T&T – Test and Train, applicazione sperimentale di metodologie e strumenti di policy e di management, tramite test applicativi, simulazioni guidate, case studies, affiancamento e training dei partecipanti, coinvolgendo in attività di ricerca e innovazione; e infine D&D – Debate and Develop, vale a dire dialogo e confronto tra i partecipanti, per sviluppare proposte innovative, definire documenti di posizionamento e promuovere lo sviluppo e il miglioramento delle politiche e degli strumenti ritenuti più idonei a sostenere le imprese e i settori produttivi nella prospettiva della Green Economy.

Da una parte le istituzioni, dall’altra le imprese: sono due mondi che possono comunicare?

Le istituzioni nazionali, regionali e locali collocano sempre di più alle prime posizioni delle loro agende di policy, obiettivi di sostenibilità e green growth, attraverso strumenti di diversa natura, regolamentativi, economici e volontari. È essenziale, d’altro canto, che le imprese più attente a cogliere le opportunità connesse alla Green Economy muovano le proprie leve strategiche e competitive nella prospettiva della Produzione e del Consumo Sostenibili, così come definiti dalla Commissione Europea, utilizzando efficacemente gli strumenti, le metodologie e gli approcci operativi che sempre più oggi sono a loro disposizione.

In questo quadro s’inserisce attivamente l’Osservatorio, che permette ai due mondi di incontrarsi e dialogare attivamente, in modo sinergico e integrando le proprie istanze in un confronto aperto e collaborativo, qual è quello creato dalla piattaforma GEO. Oggi è infatti quanto più indispensabile la cooperazione proattiva di questi due mondi, e l’Osservatorio offre alle istituzioni da una parte, e alle imprese dall’altra, un’occasione unica di dibattito.

Fondamentale, per GEO, è garantire ai suoi aderenti l’aggiornamento continuo sulle novità del panorama nazionale ed internazionale in materia ambientale. E spesso l’aggiornamento continuo crea proprio lo spunto principale per un’occasione di confronto e dibattito tra i due mondi, su un tema caldo e di attualità. In questo momento, per esempio, gli incontri dell’Osservatorio si stanno focalizzando molto sulle più recenti innovazioni normative. Pensiamo per esempio al documento Green Act, tuttora in fase di definizione e che potrebbe contenere importanti indicazioni circa l’applicazione dei principi della Circular Economy e uno degli assi del quale sarà la fiscalità ambientale, ovvero incentivi a chi fa green economy. Altro provvedimento importante, oggetto di discussione di GEO, è la Legge 221 del 28 dicembre 2015 cosiddetta “Collegato ambientale” alla legge di stabilità per il 2014, recante “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”, che introduce misure in materia di tutela della natura e sviluppo sostenibile, valutazioni ambientali, energia, acquisti verdi, gestione dei rifiuti e bonifiche, difesa del suolo e risorse idriche, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 18 gennaio. Pensiamo anche al nuovo e ambizioso pacchetto di misure sulla Circular Economy del 2 dicembre scorso, adottato dalla Commissione europea per rafforzare la competitività, creare posti di lavoro e generare una crescita sostenibile. E infine, ultimo ma non ultimo per importanza, oggetto di uno specifico incontro è stata la recentissima eredità lasciata dalla conferenza sul clima COP21, svoltasi fra il 30 novembre e l’11 dicembre a Parigi, il cui ambizioso obiettivo consisteva nel trovare un accordo che imponesse a tutti gli Stati politiche in grado di limitare la crescita della temperatura media globale ad un massimo di 2 gradi centigradi entro la fine del secolo.

Quali sono gli obiettivi del tavolo Policy? A chi si rivolge?

Il Tavolo Policy è mirato ad analizzare gli approcci istituzionali e le politiche per sviluppare la Green Economy e a definire strumenti di supporto alla pianificazione, valutazione e decisione.  

Il Tavolo Policy si prefigge di interpretare le tendenze evolutive negli scenari economici, tecnologici e di mercato, al fine di informare ed orientare le politiche a sostegno della Green Economy anticipando gli sviluppi del quadro normativo comunitario ed internazionale per valutare le conseguenze sul contesto italiano. Inoltre analizzando le metodologie e gli indicatori per misurare la crescita economica, tenendo conto delle risorse e delle prestazioni ambientali è possibile valutare l’efficacia degli strumenti di supporto alla pianificazione, e supportare il loro utilizzo in specifici contesti.

Un altro importante obiettivo consiste nel valutare le performance economico-competitive ed ambientali delle filiere Green nazionali per analizzare gli incrementi di efficienza connessi all’innovazione in campo ambientale. Inoltre è importante individuare gli strumenti di informazione e partecipazione più efficaci nell’ambito dei processi di policy making ambientale e valutare le opportunità di utilizzo di strumenti economici (tasse, tariffe, incentivi, permessi trasferibili) per rendere più efficienti i mercati.

Essendo questi gli obiettivi di lavoro principali il Tavolo Policy si rivolge a diversi soggetti quali imprese del settore industriale e dei servizi, associazioni di categoria, consorzi, società di consulenza, banche ed istituti di credito e finanziari/assicurativi, Regioni, Province, Comuni e altri enti amministrativi, agenzie ambientali ed enti di certificazione e di normazione volontaria.

In che modo il tavolo Management può aiutare le imprese?

Il Tavolo di lavoro Management si è posto l’obiettivo di analizzare le strategie di impresa, e in particolare gli aspetti gestionali e di prodotto relativi alla Green Economy. A questo scopo il team di lavoro sviluppa approcci, metodologie e strumenti mirati a supportare concretamente le imprese nell’affrontare le sfide e cogliere le opportunità connesse alla Green Economy, approfondendone le tematiche-chiave dalle diverse angolature, relative alle varie funzioni e strategie aziendali interessate.

In quest’ottica, nel corso dei primi due anni di vita di GEO, il Tavolo di Management ha sviluppato e approfondito alcuni filoni tematici risultati come prioritari per le aziende aderenti all’Osservatorio e definiti nell’agenda di ricerca condivisa e approvata all’inizio del primo ciclo annuale di attività.

L’attività si è focalizzata, in particolare, sulle seguenti tematiche: l’evoluzione dell’impronta ambientale e del metodo Environmental Footprint della Commissione Europea; i rischi di greenwashing e la corretta comunicazione ambientale sul prodotto; il supply chain management nella prospettiva della sostenibilità; i sistemi di gestione ambientale e la frontiera di ISO 14001; i costi e i benefici ambientali nella contabilità d’impresa; la contabilità ambientale, la valutazione delle esternalità e i servizi ecosistemici; Circular economy e resource efficiency; i nuovi “Ecoreati” e la gestione del rischio aziendale.

Il Tavolo di Management inoltre fornisce un supporto “sul campo” alle aziende, mediante l’attuazione sperimentale di metodologie e strumenti di management presentati e approfonditi durante gli incontri, tramite l’ausilio alla sperimentazione e all’implementazione di nuovi test applicativi, fornendo affiancamento in simulazioni guidate, realizzando case studies, e mediante training degli aderenti su specifiche tematiche.

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