Normative

Batterie e dispositivi elettronici, novità green in vista

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Stop a pile a bottone con oltre 2% di mercurio, incentivi per progetti modulari e uso materiali riciclati, riciclabili.

 

Novità in arrivo potrebbero mettere ordine e rendere più green la produzione e la gestione a fine vita di batterie e apparecchiature elettriche ed elettroniche. Da una parte, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera definitivo a un decreto legislativo sulle pile, gli accumulatori e i relativi rifiuti di questi prodotti. Dall’altra, uno schema di decreto del ministero dell’Ambiente definisce i criteri e le modalità per favorire scelte ecosostenibili nella progettazione e la produzione di dispositivi elettrici ed elettronici.

Il decreto legislativo su pile e accumulatori recepisce la direttiva UE 56 del 2013, consentendo così all’Italia di chiudere la procedura di infrazione che Bruxelles aveva fatto scattare proprio per il mancato recepimento della suddetta direttiva europea.

Diverse le novità previste dal provvedimento. È stata soppressa la deroga all’immissione sul mercato di pile a bottone con tenore di mercurio non superiore al 2 per cento in peso: dal momento dell’entrata in vigore, ci sarà quindi uno stop alla commercializzazione. È stata posticipata invece al 31 dicembre 2016 la deroga relativa al divieto di immissione sul mercato di pile e accumulatori portatili destinati a essere usati in elettrodomestici senza fili, per consentire agli operatori di adeguarsi alle nuove tecnologie sostitutive. Previsto infine un termine di 6 mesi per consentire ai produttori di conformarsi all’obbligo di fornire istruzioni sulla corretta rimozione di pile e accumulatori esausti ai professionisti indipendenti.

Sul fronte delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, ci si muove verso un’applicazione dei principi dell’economia circolare. Lo schema di decreto del ministero dell’Ambiente prevede incentivi, attraverso la riduzione dell’ecocontributo AEE, per la produzione ecocompatibile di dispositivi elettronici, utilizzando ad esempio materiali riciclati e più facilmente riciclabili o progettando sistemi modulari in modo da semplificare le operazioni di recupero e riciclo. Sono inoltre promosse forme di collaborazione tra i produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) e i gestori degli impianti di riciclo e recupero. Si delineano infine azioni mirate alla prevenzione e al riutilizzo mediante il ricondizionamento delle apparecchiature. Il provvedimento ha ricevuto il parere positivo del Consiglio di Stato ed è attuativo dell’articolo 5, comma 1, del decreto legislativo 49 del 2014.

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