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La norma vuole contrastare un fenomeno che brucia 12 miliardi l’anno. Incentivi per imprese, comuni e catene di supermercati.
L’Italia prova a dire basta allo spreco di cibo. Lo fa con un’apposita legge, approvata dalla Camera dei Deputati e che ora passerà all’esame del Senato, per contrastare un fenomeno che brucia 12 miliardi di euro l’anno, sulla scia di provvedimenti analoghi già presi in Francia.
L’obiettivo della norma è ridurre gli impatti negativi sull’ambiente, tagliando la quantità di rifiuti prodotti grazie ad attività di prevenzione e estensione del ciclo di vita dei prodotti e favorendo il recupero e la donazione delle eccedenze. Per raggiungere questo scopo, sarà necessario creare il know how fondamentale per permettere ai soggetti coinvolti il recupero e la distribuzione gratuita dei beni ai sensi della normativa vigente. Nella pratica, bisognerà ampliare le categorie merceologiche e la platea dei soggetti che possono distribuire senza fini di lucro, con meccanismi di premio per imprese e enti locali che incentivano forme di economia circolare.
Il provvedimento, inoltre, introduce la cessione dei prodotti invenduti, consentendo alla Grande Distribuzione Organizzata di offrire a titolo gratuito gli scarti ancora idonei all’alimentazione umana o animale, e semplifica le donazioni, incentivandole attraverso una riduzione della tariffa sui rifiuti.
Si prevede anche un credito di imposta per le imprese di produzione nel settore alimentare che effettuano investimenti ambientali e ad alto contenuto innovativo e si dotano di sistemi di produzione tecnologicamente più avanzati, in grado di garantire migliori prestazioni in termini di impatto ambientale.
Si istituisce un Fondo nazionale per la ricerca scientifica nel campo delle perdite e degli sprechi di risorse naturali, con una dotazione finanziaria di 10 milioni per l’anno 2016, che finanzierà i progetti territoriali degli enti locali di recupero e del riuso delle eccedenze e le campagne informative istituzionali per sensibilizzare i cittadini sull’uso consapevole delle risorse e per la sostenibilità ambientale.
“La legge contro gli sprechi alimentari – spiega il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina – rappresenta una delle eredità dirette di Expo Milano 2015. Puntiamo a far crescere la consapevolezza nei consumatori rispetto alle abitudini alimentari, a semplificare le donazioni per le aziende e per la prima volta anche per l’agricoltura si disegna un ruolo da protagonista, attraverso le donazioni dirette agli indigenti. Sotto questo versante l’Italia rappresenta già una buona pratica a livello internazionale: ogni anno recuperiamo 550mila tonnellate di eccedenza in tutta la filiera. Nel 2016 vogliamo arrivare a 1 milione. Il nostro piano SprecoZero va avanti con le misure della nuova legge e con l’intervento che abbiamo già fatto con la stabilità, dove abbiamo reso per le imprese più conveniente donare che sprecare cibo”.
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