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Una startup USA ha messo a punto un processo per creare materiale da muratura ispirato a quello che fa crescere i coralli.
Da una parte, un muro. Dall’altra, la barriera corallina. Funzioni simili, esistenze diverse: se il primo è il simbolo, spesso negativo, di divisione e cementificazione, la seconda rappresenta invece per antonomasia la forza e la bellezza della natura. Oggi c’è qualcuno che, però, vuole abbattere molte delle differenze tra i mattoni e i coralli, ispirandosi ai secondi per produrre in maniera sostenibile i primi.
La società di materiali da costruzione che “fa crescere” mattoni e muratura da zero senza utilizzo di calore risponde al nome di BioMason, una startup americana del North Carolina, che vuole rivoluzionare un settore enormemente energivoro, usando un processo vecchio milioni di anni per ottenere lo stesso risultato.
In genere, i mattoni sono prodotti con sabbia e argilla in forni a circa 2 mila gradi: un processo costoso, che richiede molta energia e che danneggia l’ambiente.
Il sistema usato da BioMason è completamente diverso: l’azienda inietta nella sabbia dei microorganismi per far partire un processo non molto diverso da quello che porta alla creazione dei coralli. La tecnica necessita di 4 giorni e permette di creare mattoni che per fattura e qualità sono perfettamente compatibili con tutte le applicazioni commerciali.
BioMason è un attore relativamente nuovo in un mercato difficile e continua a cercare (e ottenere) investimenti. Il prossimo passo per l’azienda è trasferirsi in una nuova struttura, dove avrà la capacità di produrre 5 mila mattoni ogni due giorni, un numero basso per l’industria ma comunque un significativo passo avanti per la piccola e giovane impresa.
Circa l’8% di tutte le emissioni di anidride carbonica deriva dalla produzioni di mattoni, secondo le stime dell’Agenzia per la Protezione Ambientale americana. L’industria dei materiali da costruzione prodotti in maniera sostenibile – nella categoria sono inclusi i beni creati con processi green e quelli a basso uso di risorse durante il loro ciclo di vita – attualmente vale 36,1 miliardi di dollari e ci si aspetta che cresca del 10,6% da qui al 2020, secondo l’istituto di ricerche IBISWorld.
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