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Questa seconda edizione riprende il filo della Relazione dello scorso anno, dedicata allo stato della green economy in Italia, e ne amplia il raggio con analisi inedite sul confronto del nostro Paese con l’Europa e a livello internazionale.
La prima parte della Relazione compara la performance italiana con i principali Paesi europei e con la media Ue28 sulle tematiche strategiche della green economy, proseguendo il lavoro già avviato con l’edizione 2015. Ne deriva un piazzamento dell’Italia in prima posizione fra le cinque principali economie europee.
Nella seconda parte, l’indagine sulla collocazione internazionale della green economy italiana al confronto con ben 80 Paesi, realizzata da Jeremy Tamanini, del centro di ricerca “Dual Citizen” di Washington DC, prende in considerazione due tipi di comparazioni: di performance e di percezione. I risultati presentati sono il frutto sia dell’analisi di parametri oggettivi quantitativi e qualitativi, sia delle risposte fornite da un gruppo di esperti qualificato e rappresentativo di vari Paesi.
Infine, la terza parte continua a studiare la green economy nel mondo e i progressi registrati, guardando sia agli organismi internazionali sia alle grandi imprese con un peso industriale e di indirizzo dell’economia globale.
Impostata e coordinata dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, quale struttura di supporto del Consiglio nazionale della green economy, la Relazione introduce i lavori degli Stati generali della green economy 2016.
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