Scenari

RAEE: raccolta aumenta dell’8%, ma l’Europa è ancora lontana

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Presentato il Rapporto 2015 del Centro di Coordinamento: la ripresa c’è, ma sarà difficile raggiungere gli obiettivi di Bruxelles.

2015, l’anno della ripresa. Questo, in estrema sintesi, l’ultimo Rapporto annuale sul sistema di ritiro e trattamento di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Italia, a cura del Centro di Coordinamento RAEE.

Dall’analisi dei dati, l’anno scorso la raccolta complessiva gestita dai Sistemi Collettivi ha registrato un +8%, mentre il Centri di Conferimento a disposizione dei cittadini sono aumentati del 2,76%.

“I dati di quest’anno possono indurre tutti ad un certo ottimismo – ha dichiarato Fabrizio D’Amico, presidente del Centro di Coordinamento RAEE – I tempi del crollo drammatico dei flussi di rifiuti sembrano essere alle spalle e si nota un vento di ripresa anche nel nostro settore, dopo le consistenti perdite di volumi registrate negli ultimi tre anni. Vogliamo pensare che la raccolta dei RAEE in Italia stia recuperando il tempo perduto e si prepari a decollare verso gli obiettivi che le Direttive europee assegnano al nostro Paese”.

La raccolta complessiva è stata pari a 249.253.916 kg, con un incremento di oltre 17 milioni di chilogrammi rispetto all’anno precedente e un dato medio pro capite pari a 4,1 Kg di RAEE raccolti per abitante. I Centri di Conferimento attivi sul territorio nazionale arrivano a quota 3.906, con un miglioramento del servizio a disposizione dei Cittadini che desiderano conferire correttamente i propri RAEE.

Questi risultati, oltre a rafforzare i segnali di ripresa dalla crisi economica che negli scorsi anni avevano condizionato fortemente il mercato delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, possono essere interpretati come il frutto di una costante diffusione della cultura della raccolta dei RAEE. A questo aspetto si affianca l’effetto positivo dei due importanti Accordi di Programma siglati dal Centro di Coordinamento RAEE nel corso del 2015 e di una leggera riduzione della dispersione originata dal calo del valore delle materie prime.

Nonostante il quadro positivo, che fa ben sperare in vista dell’innalzamento degli obiettivi di raccolta europei, bisogna ribadire – sottolinea il Centro di Coordinamento – come non sia possibile quantificare i RAEE sottratti dalla filiera ufficiale di smaltimento organizzata dai Sistemi Collettivi. Rimane dunque fondamentale l’azione di contrasto alla dispersione e al commercio illegale dei RAEE che, oltre a sfuggire alle statistiche ufficiali, potrebbero subire un trattamento non conforme agli standard di legge, con notevoli danni per l’ambiente e la collettività.

All’interno dei Centri di Conferimento, i RAEE sono raccolti in modo differenziato sulla base di cinque Raggruppamenti, che corrispondono alle diverse esigenze di trattamento e riciclo dei materiali contenuti nei rifiuti. Nella classifica dei 5 Raggruppamenti, nel 2015 il raggruppamento più raccolto risulta essere l’1 (Freddo e Clima), con oltre 70mila tonnellate di RAEE. Il dato è positivo per tutti i Raggruppamenti ad eccezione del Raggruppamento 3 (Tv e Monitor), che segna un -4,86% rispetto al 2014, dato atteso e che risulta comunque in linea con l’andamento di questo settore negli ultimi anni.

In particolare, R1 (Freddo e Clima) cresce del 9,98% con 70.415.437 kg raccolti e R2 (Grandi bianchi) del 18,67% con 68.767.964 kg, registrando la performance migliore in assoluto. R4 (Piccoli elettrodomestici) segna un aumento dell’8,71% con 43.439.076 kg, mentre R5 (Sorgenti luminose) ha un incremento della raccolta del 13,74% rispetto al 2014, con 1.449.714 kg.

I dati dell’8° Rapporto Annuale sul Sistema RAEE mostrano un trend positivo in tutto il Paese, nonostante permangano ancora differenze significative tra le diverse aree territoriali. Nord e Centro confermano e rafforzano ulteriormente il dato di crescita della raccolta complessiva rispetto al 2014, mentre Sud e Isole registrano finalmente un segno positivo, con un incremento totale dell’11,84%. La stessa situazione si osserva nella raccolta pro capite, in crescita al Nord, al Centro e nel Sud e Isole.

Commenta il presidente D’Amico: “Entro la fine del 2016, l’Italia dovrà raccogliere 45 tonnellate di rifiuti elettronici per ogni 100 tonnellate che i produttori immetteranno sul mercato. Purtroppo il nostro Paese non sembra ancora pronto a raggiungere questo obiettivo, se guardiamo il tasso di raccolta complessivo del Sistema RAEE italiano, fermo ad appena 30 tonnellate di recupero su 100 di immesso. Per evitare le sanzioni che potrebbero arrivare dalla Commissione Europea se non raggiungessimo gli obiettivi imposti, è necessaria una reazione d’orgoglio del Sistema con un deciso investimento in azioni e attività ad elevato impatto sui cittadini consumatori – che mancano da anni – per far comprendere agli italiani che l’economia circolare si realizza in casa propria e non soltanto nelle Direttive di Bruxelles”.

Scarica il rapporto del Centro di Coordinamento RAEE.

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